"Pulecenella Love", il primo album di Luca Rossi giovane artista, virtuoso dei tamburi a cornice e cultore della tradizione popolare campana.

Il lavoro presenta una fitta trama narrativa, che apre in successione tre spazi lirici: devozione, amore e utopia. Si parte dall’omaggio alla devozione popolare, con un’intensa rivisitazione dei brani classici, si prosegue con il racconto dell’amore, da quello materno a quello carnale,per giungere alla dimensione dell’utopia, un non-luogo cui tuttavia è sempre possibile accedere attraverso il nostro impegno quotidiano: "questa crisi non esiste per chi non si sente triste", così recita l’adagio di "apotropaicamente leso", che con una vena ironica e a tratti dissacrante fa il verso, esorcizzandola, all’apocalittica dilagante, che ci somministra quotidianamente scenari funesti per il nostro futuro.

Quello presentato da Rossi è un universo meticcio, veriegato, ibrido, bianco e nero come la maschera di Pulcinella, un universo di contraddizioni, ma attraversato sempre dall’amore. Il Concerto è la traduzione in Musica, Parole e Teatro di quello che accade all’interno del mondo di Luca Rossi.

Lo spettacolo di Luca Rossi, che ha già riscosso grande successo quest’inverno nelle chiese della Campania. La tammorra è accompagnata dal suono classico del pianoforte di Giovanni Parillo, dal sapiente violino di Michele Signore e dalla versatilità di Pasquale Ziccardi alla chitarra e al basso.

La voce antica e senza tempo di “Cicchinella”, Francesca Di Giovanni, anziana detentrice della tradizione di canti popolari di Terra di Lavoro si intreccerà alle rivisitazioni di Luca Rossi, in un percorso che è insieme inno e riflessione, nel quale poter meditare sul nostro tempo, sulla crisi che lo attraversa. Si tratta di una messa intima, di una preghiera corale simbolicamente suonata e cantata.

Al termine del concerto, nell’aperto dei vicoli e della piazza avrà luogo una tammurriata apotropaica alla quale sono invitati tutti a partecipare, nello spirito corale e nella condivisione.